lunedì 29 settembre 2014

Poems and music show

Based upon poems of three Poets: Camòrs, Moka & Fabio Rossi

Not to be missed 


mercoledì 17 settembre 2014

Orizzonte limpido


Raggiungo la cima, per sentieri ripidi ed esposti, che spesso s’affacciano a pareti da salire con le forza delle dita, con le punte dei piedi, con la mente. Le mani accarezzano la pietra per trovare rughe e intagli dove ancorarsi, i piedi si torcono, fino ad assumere forme innaturali per spingere il peso del corpo.
La fatica, lo sforzo a volte come in questo caso, dopo quasi undici ore, lo sfinimento.
Ma perché ci ostiniamo a fare questo, anzi ambiamo a farlo e rifarlo all’infinito?
Per un unico istante, un momento che dura il tempo di un respiro, ma che non si perderà più, mai più.
Ad ognuno si rivela in maniera differente, ma si rivela sempre.
Non importa la quota, non importa la difficoltà o la latitudine.
Il ricordo di quel momento crea sempre qualcosa, un’emozione o un intenso ricordo; a me personalmente, quasi sempre una poesia:

Orizzonte limpido

Il sentiero è tortuoso
ripido,impervio;
un vero serpente.
M'inietta nel sangue
l'unico veleno lui concesso,
atavica fatica.

Ne scopro,
passo dopo passo,
i tormenti
e la voglia di resa.
La mente è più forte,
il corpo non ha scampo
e cede conciliante
all'ascetico cammino.

Raggiungo la vetta,
pulito nell'animo,
lavato da sforzo
e trovo
una piccola statua
di devozione umana.

Mi raccolgo annebbiato
da muta orazione,
all'alzar lo sguardo, però,
un nuovo orizzonte
appare sereno.

Invito chiunque quassù,
incurante della sua religione, 
per socchiudere gli occhi
e insieme richiedere
solo pace e rispetto,
a un qualsiasi Dio.

Il resto poco conta,
la volta è troppo estesa
per aver l'arroganza di capirla.
Tutto il resto è baratro,
quanto resta,
è solo valle nebbiosa.

Camòrs

lunedì 8 settembre 2014

Natura morta

Natura morta


Ogni metamorfosi della natura
è paradossalmente talmente complessa,
da rendere ogni sua manifestazione
di una tale inappellabile semplicità
che diviene all'uomo
totalmente inconcepibile.

Ogni mutamento avviato d'artificiosa mano
risulta così inesorabilmente banale
da mostrarsi al mondo miseramente osceno 
e squilibrato di qualunque armonia. 

Solo cambiando visione m'affaccio
ad una tela imbrattata,
abbruttita e sconfitta,  
fin quasi odiosa alla vista. 
Mi trascino del peso d'umane storture,
e fradicio giungo quassù;
perplesso e sbiadito staziono
come un panno steso,
lasciando che il vento 
asciughi le lacrime.


Camòrs


venerdì 5 settembre 2014

Nostalgia

Grigio il cielo e grigio il cemento che mi circonda. Che nostalgia di una passeggiata dove ad ogni passo si apre uno scorcio, un semplice fotogramma di poesia.

foto scattata presso il paese di Cavrasto -TN-