About you, ibex
About you, I admire the balance,
I envy the silent sunsets,
I aspire for that light in your eyes,
freedom, soul's purity.
Skip my eyes on bristling crags
and I remain speechless chasing your ride
fearless, bold, elegant.
Now you watch curious the valley
regardless of my foreign presence
observing, puzzled, at a world messy and away;
you, that know, the times of the mountain.
You, that can in a leap
to flee from me,
for rugged, just sketched,
where only the fate
is able to follow you.
Don't close to me, It's my praying,
for you I'm a poison,
run away once again.
I feel no grief
in your prudence.
Camòrs
Di te, stambecco.
Di te ammiro lo spiccato equilibrio,
invidio i silenziosi tramonti,
di te ambisco quella luce negli occhi,
libertà, purezza d'animo.
Saltello con gli occhi su irti dirupi
e ammutolisco inseguendo la tua corsa
impavida, ardita, elegante.
Or tu osservi la valle curioso,
incurante della presenza mia estranea,
perplesso osservi un mondo caotico e lontano;
tu che conosci il tempo della montagna.
Tu che che in un sol balzo riesci
a fuggire da me,
per vie aspre, appena accennate,
in cui solo il destino
è in grado di seguirti.
Non starmi vicini, ti prego,
per te sono veleno,
fuggi una volta ancora.
Non provo alcun cordoglio
nelle tua diffidenza.
Camòrs
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