lunedì 27 aprile 2015

About you, Ibex

About you, ibex


About you, I admire the balance,
I envy the silent sunsets,
I aspire for that light in your eyes,
freedom, soul's purity.

Skip my eyes on bristling crags
and I remain speechless chasing your ride
fearless, bold, elegant.

Now you watch curious the valley
regardless of my foreign presence
observing, puzzled, at a world messy and away;
you, that know, the times of the mountain.

You, that can in a leap
to flee from me,
for rugged, just sketched,
where only the fate
is able to follow you.

Don't close to me, It's my praying,
for you I'm a poison, 
run away once again. 
I feel no grief
in your prudence. 


Camòrs


Di te, stambecco.

Di te ammiro lo spiccato equilibrio,
invidio i silenziosi tramonti,
di te ambisco quella luce negli occhi,
libertà, purezza d'animo. 

Saltello con gli occhi su irti dirupi 
e ammutolisco inseguendo la tua corsa
impavida, ardita, elegante. 

Or tu osservi la valle curioso,
incurante della presenza mia estranea,
perplesso osservi un mondo caotico e lontano;
tu che conosci il tempo della montagna.  

Tu che che in un sol balzo riesci
a fuggire da me, 
per vie aspre, appena accennate,
in cui solo il destino 
è in grado di seguirti. 

Non starmi vicini, ti prego, 
per te sono veleno, 
fuggi una volta ancora.
Non provo alcun cordoglio 
nelle tua diffidenza.  

Camòrs

Nessun commento:

Posta un commento