Tutto cominciò da un'auto in fiamme sull'autostrada del Brennero.
Il conducente, un alpino, seduto all'interno, con un movimento da contorsionista uscì dal finestrino e corse via, appena in tempo. Un'esplosione, una colonna di fuoco e fumo nero fino al cielo e le ustioni sul suo corpo.
La vita da quel momento per quel ragazzo cambiò radicalmente. Le ferite, il dolore, la paura, le sabbie mobili della depressione.
Il tempo, la volontà di una moglie e della sua famiglia, lentamente lo riportarono in superficie. Lo ricondussero in montagna, la sua amata montagna.
Ci sono storie che sono difficili da raccontare, più di altre. Perché ci riportano nel passato, risvegliano fantasmi e rendono scivoloso il sentiero delle certezze.
Ma questa è una storia diversa e per quanto possa apparire impossibile, è una storia vera: la mia.
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