domenica 9 ottobre 2016

Filosofia, è la libera scelta di vivere tra i ghiacci e le alte cime.


La Montagna si tramuta da esperienza fisica a mentale. Le immagini assorbite durante l'ascesa divengono improvvise folate di parole, rivoli di frasi, perenni accumuli di pagine. Nascono piccoli libri dal sapore alpestre ma che spaziano oltre....

...oltre l'orizzonte, oltre la volta, oltre l'umana comprensione. La passione si tramuta in forma mentis, in stile di vita, in propria personale catarsi...

...ecco che la dimensione fisica della montagna assume gli inquietanti toni della Montagna mistica, della scoperta del proprio limite intellettivo, del riavvicinarsi a colei che già mi aveva concesso la libertà: la morte. 

In un contesto concettualmente metafisico, giunto in maniera piuttosto inaspettata e irruenta, trovano nuovo senso le parole dei filosofi, che già da millenni teorizzano gli ideali epurativi dei monti. 

Ogni passo effettuato è divenuto insieme esperienza fisica e mentale. La Montagna svelatrice del percorso del divenire, culminante in una coscienza nuova, d’umiltà d’intelletto e di spirito; la consapevolezza del sapere di non sapere. 

La frequentazione della Montagna diviene così per me esperienza di filosofia, o meglio di cammino filosofico.

Impossibile riassumere questa idea meglio di come fece Nietschze: filosofia, è la libera scelta di vivere tra i ghiacci e le alte cime.

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