venerdì 29 marzo 2013

Pluvio rubesto


Pluvio rubesto

Sovviene affoca,
d'avo iscorta,
di plebe loquela,
dialetto vulgare.
In historiae o salmi
d'esser celata non puote:
nessuna indulgenza
potte aver brama
per foggia di chioma
o drappi ed orpelli
di vesti pregiate.
Del pari è sorte destina
a chi dolente alterna
tessuti con strappi,
non certo per vezzo
elli banchetta di sucide croste.
Invero al vespro del passo,
che nulla più conta
se s'abbia calcato
pietra di calle o di carrugi,
‘l cor dichina alla piana
che nulle rocce ingombra
'l forier di fio.
Sublime volta, agogna di stelle
rovinosa di vitree lagrime,
furate per gabbo a li guazzi,
che sanza riprezzo elle si reca
fruganti miserie o nobil blasoni;  
servette spiacenti a pluvio rubesto,
d'araldica immemore.



Italian words used in this poem are "little bit" old or better ancient, thus could be found difficulties in traduction.
poem by Camòrs
photo by Ti@77

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