lunedì 9 settembre 2013

La condanna per chi non ricorda gli errori del passato è quella di commetterli di nuovo.



La situazione critica di questi giorni, guerre volute solo dai governi e assolutamente non dai popoli, armi chimiche utilizzate da chissà quale mano al fine di creare guerra civile e (forse) mondiale, é a dir poco angosciante. Eppure è una storia che conosco, di cui avevo già scritto tempo fa. Chi c’è dietro, chi  trae vantaggio dalla creazione del panico e dal dissesto globale, chi sguazza nella palude della confusione mediatica. Qui sotto trovate alcuni passaggi del libro “L’ombra dei Re”, non posso svelare il finale, ma sappiate che in ogni caso, un piatto come questo, non ha mai un buon sapore.

… Quello che avevo letto poteva aprire molteplici sviluppi sui metodi di occultazione che erano già in uso. Dai documenti che mi erano stati fatti leggere, avevo intuito che il Concilio stava già utilizzando un metodo di creazione del nemico, basandosi sul comportamento dualistico della mente umana. Il senso innato della mente di dividere le cose tra bene e male era stato studiato e in un certo senso deviato da quella ancestrale concezione, ovvero, se la mente si aspetta un’identità per il bene e una per il male, bisogna crearle in maniera da divenire una terza identità, non pianificabile. Questa creazione del nemico, di un nemico fittizio, era già avvenuta, erano già stati raccolti gli uomini con caratteristiche differenti in gruppi distinti. Per ognuno di questi gruppi l’altro rappresentava il concetto del male e focalizzava ogni aspetto ostile verso di quello e quello soltanto. Il Concilio si era tenuto estraneo a questa logica, era la terza identità, indefinibile. L’ipotesi di esternare alle masse l’esistenza del Concilio stesso e di renderlo un argomento di dominio pubblico, avrebbe da un lato trovato alcuni focolai di dissenso, ma dall’altro lato si sarebbe schermato dello scudo di scetticismo che la moltitudine avrebbe provato. Il segreto sarebbe stato liberare le informazioni reali insieme ad altre del tutto irreali, questo avrebbe comportato una situazione di realtà distorta, di cui nessuno avrebbe potuto provarne la veridicità …
… Ecco il più infallibile dei sistemi di difesa, vestirsi d’abito paradosso: tutti saprebbero che il Concilio esiste, ma nessuno crederebbe alla sua reale esistenza…
… Innescato questo meccanismo d’induzione al pensiero scettico, anche se qualcuno procurasse delle prove autentiche, non verrebbe creduto comunque…

La verità non deve esistere per forza, ma è sufficiente convincere la maggior parte delle persone che le cose siano così, la rimanenza seguirà la massa per conformismo.


Passaggi tratti da “ L’ombra dei Re” di Camòrs, ed. Arpeggio Libero 2012

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